Frutto di una nuovissima tecnologia produttiva e realizzate con lo scopo di rivoluzionare il rivestimento di superfici fruite in particolar modo dal grande pubblico, le maxi lastre hanno subito sedotto i progettisti per l’opportunità di creare dei piani esteticamente pressochè ininterrotti. Quindi non solo facciate, pareti o piscine ma anche arredi fissi come banconi, top di cucine e bagni.
Le tradizionali piastrelle ceramiche, intramontabili per creatività di posa e possibilità geometriche, hanno dovuto competere con un prodotto che raggiunge formati fino a 320 x 160 cm con uno spessore di pochi millimetri. Una continuità visiva indiscutibile grazie alla riduzione drastica di tagli e fughe!
La ricerca ha poi contruibuito in modo efficace introducendo in queste lastre infiniti effetti visivi, materici, colorazioni e stampe: l’effetto finale è quello di un prodotto assai simile al materiale naturale. Pensiamo, ad esempio, alla possibilità di donare ad una grande superficie l’effetto “marmo”, la continuità delle venature e la quasi totale assenza di giunti trasmettono una sensazione di indubbia ricchezza e preziosità.
Punto di forza è anche la facilità di manutenzione. Non solo ci riferiamo agli interni, dove – ancora una volta – la riduzione delle fughe garantisce igiene e pulibilità, ma anche alle superfici esterne. Le note facciate ventilate o il rivestimento del prospetto di un villino offriranno maggiori vantaggi in termini di economia grazie alla posa di lastre in grande formato.
Sfatiamo ora i falsi timori sulle criticità legate a trasporto, posa, taglio ed istallazione di questo prodotto. Una grande lastra in grès è più leggera in rapporto alla sua superficie e la movimentazione è facilitata dalle comode maniglie a ventosa. Per comprenderne il vantaggio basterà paragonare il peso del quantitativo necessario a rivestire un’analoga superficie con ceramica tradizionale.
Per la posa e l’installazione tutti i produttori forniscono le informazioni necessarie per una corretta messa in opera che, ammettiamolo, benchè necessiti di adeguata formazione dei tecnici, risulta ovviamente molto più rapida. Circa il taglio e la resistenza della maxi lastra va detto che questo prodotto, per la sua peculiarità di estensione e spessore, è concepito sin dalla produzione con elevate caratteristiche di idoneità al taglio; la carta abrasiva o il tampone diamantato rifinirà poi i bordi taglienti o irregolari. Il ridotto spessore, infine, non incrementa la fragilità della lastra, contrinuisce casomai alla maggiore flessibilità. Facciamo un esempio per i lettori più esigenti: gli ideali valori di resistenza a rottura pari a 1350 N e flessione a 52n/mm2 sono rispettati per maxi lastre con spessore di 6 mm … e adesso confrontiamo questi dati con quelli delle usuali piastrelle!